L'isola selvaggia di Cala Lunga, del vecchio faro e del Passo degli Asinelli
Rivolta a nord ovest, la più selvaggia delle tre isole sorelle, Santa Maria, Budelli e Razzoli che sorvegliano l'ingresso orientale delle Bocche di Bonifacio, si protende verso le isole cugine di Lavezzi e Cavallo che annunciano la vicina Corsica rendendo concreto l'altrimenti invisibile confine tra l'Italia e la Francia.
L'Isola di Razzoli si trova all'estremità nord-occidentale dell'Arcipelago della Maddalena separata a est dallo stretto Passo degli Asinelli dall'Isola di Santa Maria e, a sud dall'Isola di Budelli, con la quale condivide lo straordinario braccio di mare profondo poco più di un metro conosciuto con il nome di Porto della Madonna, una delle aree simbolo del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena.
Spartiacque e punto di incontro di straordinarie bellezze.
Largo meno di trenta metri e profondo appena un metro, un luogo affascinante famoso per l'incredibile bellezza delle sue acque, separa Razzoli e Santa Maria, si affaccia a sud sul Porto della Madonna e a nord sulla zona di riserva integrale compresa tra Punta Maestro e l'isola di Capicciolu.
Piccola cala prevalentemente rocciosa, costellata di scogli e molto esposta ai venti di ponente.
Rientra nella Zona terrestre di riserva integrale.
Cala divisa in due spiagge separate da una piccola scogliera, arenile di sabbia dorata grossa e ciottoli. Fondali sabbiosi e profondi ideali per le immersioni, acque di un azzurro profondo.
L'approdo molto difficile fa sì che le spiagge siano poco frequentate.
Rientra nella Zona terrestre di riserva integrale.
La Punta di Cala Lunga gli Isolotti e le Spiagge di Cala Lunga sono l'unico vero punto di approdo di Razzoli. Il lungo promontorio offre diverse spiaggette e piccole cale che si affacciano su fondali profondi e rocciosi che diventano bassi e sabbiosi in prossimità della riva.
Nel nord della cala si trova il punto di attracco dal quale parte il sentiero che conduce al Faro di Razzoli.
Area di difficile navigazione destinata a manovratori esperti.
Area protetta dai venti di levante ma esposta ai venti di ponente.
Punto ideale per lo snorkeling.
Piccola cala abbastanza riparata con un piccolo arenile di sabbia chiara a grana media, si affaccia su fondali profondi ideali per le immersioni.
È vicina al sentiero che conduce al Faro.
Punto di osservazione ideale sulla scogliera nord occidentale di Razzoli, le cale rocciose, pressoché impossibili da approdare per la presenza di numerosi scogli, sono completamente esposte ai venti di ponente, ma in giornate poco ventilate son il punto di riferimento per gli appassionati di immersioni grazie alla presenza di fondali rocciosi e profondi ricchi di fauna.
Punto di osservazione ideale sulla scogliera nord occidentale di Razzoli, le cale rocciose, pressoché impossibili da approdare per la presenza di numerosi scogli, sono completamente esposte ai venti di ponente, ma in giornate poco ventilate son il punto di riferimento per gli appassionati di immersioni grazie alla presenza di fondali rocciosi e profondi ricchi di fauna.
Estremità nord-occidentale dell'Isola di Razzoli, area molto esposta e ricchissima di fauna marina, è un punto di osservazione privilegiato sulle isole dell'Arcipelago di Lavezzi con le quali costituisce l'ingresso orientale delle Bocche di Bonifacio.
Le Cale del Rosario (prima e seconda) sono rocciose e non particolarmente adatte alla balneazione non sportiva.
Tratto di costa dominato dal sovrastante Faro di Razzoli, punto panoramico.
Spiaggia di scogli e ciottoli che si affaccia su un fondale roccioso poco profondo ideale per le immersioni senza bombole e lo snorkeling.
Il declivio alle sue spalle consente la risalita a un'area panoramica dalla quale stendere lo sguardo sull'intero arcipelago e sui monti della vicinissima Corsica.
Cala dell'Orto rientra nella Zona marina di riserva integrale.
Tre meravigliose spiaggette di sabbia chiara, affacciate su bassi fondali con aree sabbiose e che diventano rapidamente profondi e rocciosi, con scogli sommersi e affioranti: punti di riferimento per gli appassionati di snorkeling e immersioni.
Rientrano nella Zona marina di riserva integrale.
Straordinaria spiaggia di sabbia chiara che tende al rosa, chiusa da entrambi i lati da alte scogliere, e alle spalle da una folta vegetazione, raggiungibile solo dal mare, si affaccia su un basso fondale sabbioso.
Una delle perle della Zona marina di riserva integrale.
Piccolo arenile di sabbia chiara tendente al rosa, si affaccia su un bassissimo fondale di sabbia che digrada lentamente e diventa roccioso ma non particolarmente aspro.
Luogo adatto alla balneazione non sportiva, e ideale per lo snorkeling ma non per le immersioni.
Si trova in prossimità del Passo degli Asinelli, facilmente raggiungibile a piedi.
Rientra nella Zona marina di riserva integrale.
Raggiungibile grazie a un sentiero di circa un chilometro che si diparte dal fiordo di Cala Lunga, il complesso si compone del grande faro vecchio, costruito intorno al 1850, abitato fino alla fine degli anni '60, e della nuova torre, alta 12 metri, costruita nel 1974.
È un luogo affascinante e ricco di storia.
L'area è un punto panoramico eccezionale sull'intero arcipelago e sull'ingresso orientale delle Bocche di Bonifacio.
Il vecchio faro non è accessibile, ma una visita all'area del promontorio a picco sul mare è fortemente raccomandata.
Spartiacque e punto di incontro di straordinarie bellezze.
Largo meno di trenta metri e profondo appena un metro, un luogo affascinante famoso per l'incredibile bellezza delle sue acque, separa Razzoli e Santa Maria, si affaccia a sud sul Porto della Madonna e a nord sulla zona di riserva integrale compresa tra Punta Maestro e l'isola di Capicciolu.
Piccola cala prevalentemente rocciosa, costellata di scogli e molto esposta ai venti di ponente.
Rientra nella Zona terrestre di riserva integrale.
Cala divisa in due spiagge separate da una piccola scogliera, arenile di sabbia dorata grossa e ciottoli. Fondali sabbiosi e profondi ideali per le immersioni, acque di un azzurro profondo.
L'approdo molto difficile fa sì che le spiagge siano poco frequentate.
Rientra nella Zona terrestre di riserva integrale.
La Punta di Cala Lunga gli Isolotti e le Spiagge di Cala Lunga sono l'unico vero punto di approdo di Razzoli. Il lungo promontorio offre diverse spiaggette e piccole cale che si affacciano su fondali profondi e rocciosi che diventano bassi e sabbiosi in prossimità della riva.
Nel nord della cala si trova il punto di attracco dal quale parte il sentiero che conduce al Faro di Razzoli.
Area di difficile navigazione destinata a manovratori esperti.
Area protetta dai venti di levante ma esposta ai venti di ponente.
Punto ideale per lo snorkeling.
Piccola cala abbastanza riparata con un piccolo arenile di sabbia chiara a grana media, si affaccia su fondali profondi ideali per le immersioni.
È vicina al sentiero che conduce al Faro.
Punto di osservazione ideale sulla scogliera nord occidentale di Razzoli, le cale rocciose, pressoché impossibili da approdare per la presenza di numerosi scogli, sono completamente esposte ai venti di ponente, ma in giornate poco ventilate son il punto di riferimento per gli appassionati di immersioni grazie alla presenza di fondali rocciosi e profondi ricchi di fauna.
Punto di osservazione ideale sulla scogliera nord occidentale di Razzoli, le cale rocciose, pressoché impossibili da approdare per la presenza di numerosi scogli, sono completamente esposte ai venti di ponente, ma in giornate poco ventilate son il punto di riferimento per gli appassionati di immersioni grazie alla presenza di fondali rocciosi e profondi ricchi di fauna.
Estremità nord-occidentale dell'Isola di Razzoli, area molto esposta e ricchissima di fauna marina, è un punto di osservazione privilegiato sulle isole dell'Arcipelago di Lavezzi con le quali costituisce l'ingresso orientale delle Bocche di Bonifacio.
Le Cale del Rosario (prima e seconda) sono rocciose e non particolarmente adatte alla balneazione non sportiva.
Tratto di costa dominato dal sovrastante Faro di Razzoli, punto panoramico.
Spiaggia di scogli e ciottoli che si affaccia su un fondale roccioso poco profondo ideale per le immersioni senza bombole e lo snorkeling.
Il declivio alle sue spalle consente la risalita a un'area panoramica dalla quale stendere lo sguardo sull'intero arcipelago e sui monti della vicinissima Corsica.
Cala dell'Orto rientra nella Zona marina di riserva integrale.
Tre meravigliose spiaggette di sabbia chiara, affacciate su bassi fondali con aree sabbiose e che diventano rapidamente profondi e rocciosi, con scogli sommersi e affioranti: punti di riferimento per gli appassionati di snorkeling e immersioni.
Rientrano nella Zona marina di riserva integrale.
Straordinaria spiaggia di sabbia chiara che tende al rosa, chiusa da entrambi i lati da alte scogliere, e alle spalle da una folta vegetazione, raggiungibile solo dal mare, si affaccia su un basso fondale sabbioso.
Una delle perle della Zona marina di riserva integrale.
Piccolo arenile di sabbia chiara tendente al rosa, si affaccia su un bassissimo fondale di sabbia che digrada lentamente e diventa roccioso ma non particolarmente aspro.
Luogo adatto alla balneazione non sportiva, e ideale per lo snorkeling ma non per le immersioni.
Si trova in prossimità del Passo degli Asinelli, facilmente raggiungibile a piedi.
Rientra nella Zona marina di riserva integrale.
Raggiungibile grazie a un sentiero di circa un chilometro che si diparte dal fiordo di Cala Lunga, il complesso si compone del grande faro vecchio, costruito intorno al 1850, abitato fino alla fine degli anni '60, e della nuova torre, alta 12 metri, costruita nel 1974.
È un luogo affascinante e ricco di storia.
L'area è un punto panoramico eccezionale sull'intero arcipelago e sull'ingresso orientale delle Bocche di Bonifacio.
Il vecchio faro non è accessibile, ma una visita all'area del promontorio a picco sul mare è fortemente raccomandata.
Razzoli è un'isola dal profilo costiero aspro, segnato da alte scogliere a picco sul mare e numerosi isolotti e scogli che rendono complessa la navigazione nelle sue acque e difficilissimo, se non impossibile, l'attracco in gran parte dell'isola.
L'unica vera eccezione nel tratto di costa navigabile è rappresentato dalla meravigliosa Cala lunga, una profonda insenatura riparata, a sud, da un lungo promontorio che sembra sgretolarsi in una miriade di scogli e Isolotti e, a nord, dal breve e accidentato tratto di costa che nasconde allo sguardo la meno accessibile Cala dei Morti.
Razzoli è attualmente disabitata ma in passato ha ospitato le famiglie dei fanalisti che operavano nel grande faro costruito a picco sul mare di Punta Maestro intorno al 1845 e integrato da un nuovo sistema dei segnalazione nel 1974. La storia dell'Isola, sia quella antica che quella recente, è stata fortemente condizionata dalla sua posizione che, da un lato, la espone agli impetuosi venti di ponente che ne hanno modellato lo scabro paesaggio e la rada vegetazione e, dall'altro, la rende un punto di riferimento fondamentale ai limiti di un tratto di mare conosciuto e temuti dai naviganti per le numerosissime insidie.
Oggi l'Isola di Razzoli è conosciuta in tutto il mondo come un santuario naturalistico tra i più caratteristici dell'intero Arcipelago maddalenino, un luogo in cui la natura ha scolpito il granito dando vita a un inconfondibile museo a cielo aperto, popolato di monumento naturali che sembrano fatti apposta per alimentare la fantasia degli osservatori. Un'isola costellata di piccole cale difficili da raggiungere, circondata da meravigliosi fondali ideali per le immersioni, affacciata su una delle aree marine più protette di tutto il Mare Mediterraneo che condivide con la vicina Isola di Santa Maria.
Isola di Razzoli: 12 chilometri di scogliere e cale dominate da Monte Cappello e dal suo faro.
All'estremo nord dell'Arcipelago, un'isola di quarzo e granito rosa, ricoperta da un manto rado e profumato di artemisia, elicriso e rosmarino, popolata da una fauna povera e al tempo stesso maestosa: il coniglio, la poiana e, nel suo versante settentrionale, colonie di gabbiani reali e berte maggiori che hanno trovato nella quiete di Razzoli le condizioni ideali per nidificare indisturbate.
Razzoli è l'isola che il grande scrittore e sceneggiatore Franco Solinas descrive nelle pagine di Squarciò, il romanzo da cui venne tratto il film La grande strada azzurra, diretto da Gillo Pontecorvo, raccontandola nel momento in cui le sue coste si popolano di pesci, a settembre, quando “abbandonano i grandi fondali e si avvicinano alla costa. Laggiù, dove l'ultima isola dell'arcipelago si allunga con una striscia di scogli verso ponente, c'è sempre stato un passo d'eccezione. Le spigole arrivano a centinaia e giocano e saltano sotto gli scogli perché l'acqua è ancora tiepida e l'erba è tenera e dolce”, uno dei tanti motivi che fanno di Razzoli e delle sue acque, il luogo ideale per chi ama le immersioni e lo snorkeling.
Ma Razzoli è anche l'isola dei monumenti di granito rosa scolpiti dal vento nei pressi di Cala Lunga, dove la zona terrestre di riserva integrale che guarda di traverso le piscine naturali dell'Isola di Budelli e fronteggia il braccio di mare conosciuto anche come Manto della Madonna, si ammorbidisce diventando zona di riserva generale.
Un paradiso selvaggio che, sempre a Cala Lunga, si trasforma in un porto sicuro quando a spirare sono i venti di levante e scendere a terra si fa più facile, quando la strada creata oltre un secolo e mezzo fa, per le persone che abitavano il faro, e forse anche prima dai pastori corsi che portavano i propri greggi a pascolare sull'isola, si trasforma nel percorso ideale per raggiungere agevolmente il promontorio di Monte Cappello che culmina nella Punta Maestro, da dove si possono guardare in faccia, dall'alto della scogliera, le isole dell'arcipelago di Lavezzi che annunciano la vicinissima Corsica.
Ma l'Isola di Razzoli non è solo Cala Lunga e il faro di Punta Maestro.
Con appena 1,5 km2 di superficie, l'isola è più piccola delle sorelle, Santa Maria e Budelli, con le quali costituisce una sorta di arcipelago dentro l'Arcipelago. La particolare conformazione delle sue coste, costituite in gran parte da alte scogliere, ma ricce di insenature e promontori che si spingono in mare, le garantisce uno sviluppo costiero di oltre 12 km che ne fanno uno scenario ideale per l'attività sportiva, la normale balneazione, le immersioni e lo snorkeling, soprattutto in prossimità degli Isolotti di Cala Lunga.
L'ultima Cala e Cala di Bove Marino
Partendo dal Passo degli Asinelli, lo stretto di pochi metri che separa Razzoli dall'Isola di Santa Maria, e procedendo in direzione ovest lungo la costa si arriva all'Ultima Cala, una piccola cala prevalentemente rocciosa, protetta a sud da un promontorio e costellata di scogli, poco distante, sempre procedendo in direzione ovest, si apre l'ampia insenatura di Cala Bove Marino, divisa in due da una piccola scogliera e formata da due spiagge di sabbia grossa e dorata e ciottoli. La cala, che prende il nome dalla foca monaca, che un tempo popolava l'arcipelago, si affaccia su fondali sabbiosi e profondi che colorano l'acqua di un azzurro intenso, inoltre, essendo grazie alle difficoltà di approdo, le sue spiagge sono spesso poco frequentate.
Cala Lunga
Proseguendo verso occidente si costeggia la Punta di Cala lunga, dal profilo sottile che si protende verso il mare con una serie di isolotti e scogli per poi rientrare verso l'entroterra e dare vita a una profonda insenatura che ripara Cala lunga dai venti orientali ma non da quelli di ponente.
La cala, divisa in due da un ampio promontorio, rappresenta l'unico verso attracco dell'Isola di Razzoli e comprende diverse spiagge, la principale, , nella parte settentrionale della cala, Spiaggia di Cala lunga, di sabbia bianca e finissima ricoperta di ciottoli e con una parte di sabbia ambrata sempre molto fine e, nella parte meridionale dell'insenatura, le due Spiaggette di Cala lunga affacciate su un mare dal verde intenso che diventa azzurro in prossimità della riva dove il fondale roccioso si fa basso e sabbioso. Nella punta settentrionale che chiude la cala si trova anche l'unico punto di attracco di Razzoli dal quale parte un sentiero, lungo un paio di chilometri, che conduce al faro di Punta Maestro.
Cala dei Morti
A poca distanza dal moletto si trova Cala dei Morti, che deve probabilmente il nome a uno dei misteri di Razzoli, una sepoltura priva di iscrizioni che, secondo una leggenda locale, custodirebbe il corpo di una giovane donna il cui fantasma si farebbe ancora sentire sull'isola durante le notti di vento o, secondo altri racconti, ospiterebbe le salme di due marinai della Semillante, una fregata della Marina Imperiale francese, naufragata nella vicina Lavezzi, nel 1855, a causa di una terribile tempesta.
La spiaggia di Cala dei Morti è un piccolo arenile di sabbia chiara non molto fine con una parte rocciosa e protetto dalle conformazioni granitiche che la delimitano.
La Calaccia, Cala Gni e Punta Maestro
Proseguendo lungo il promontorio si giunge all'estremità occidentale dell'isola, Punta Calaccia, che ospita una piccola insenatura nota come la Calaccia che offre un punto di osservazione privilegiato sulla magnifica scogliera che segna il confine tra la costa sud-occidentale e quella nord-orientale di Razzoli.
Poco distante si apre la più ampia Cala Gni dal profilo roccioso e frastagliato che rappresenta un punto di riferimento per la sosta delle imbarcazioni e per gli appassionati di immersioni, soprattutto quando non spirano i forti venti di ponente frequenti in questo tratto di mare.
Le successive Cale del Rosario (prima e seconda) si trovano all'estremità della Punta Maestro in corrispondenza del faro che sorge sul promontorio che le sovrasta.
Cala dell'Orto e la Zona marina di riserva integrale
È nei pressi della successiva Cala dell'Orto, che le acque di Razzoli diventano Zona marina di riserva integrale, all'interno della quale sono vietati la navigazione, la sosta, l'ormeggio, la pesca e le immersioni con autorespiratore. Una serie di divieti che, previa autorizzazione, non includono lo snorkeling e le immersioni senza bombole che proprio in queste acque possono trasformarsi in esperienze uniche e indimenticabili.
Proseguendo lungo la costa nord-orientale in direzione sud, si incontrano le piccole e meravigliose spiaggette di Cala Prima, Cala Seconda e Cala della Noce, tutte caratterizzate da minuscoli arenili di sabbia chiara, ciottoli e sassi, affacciati su fondali che alternano aree sabbiose e poco profonde a zone rocciose, con scogli sommersi e affioranti, perfetti per l'esplorazione subacquea.
Cala Cappello e la Spiaggia del Passo degli Asinelli
Poco oltre un piccolo promontorio si apre la meravigliosa Cala Cappello, un arenile di sabbia bianca e finissima che digrada in un fondale basso e sabbioso protetto a nord e a sud da ripide scogliere e, alle spalle, da una folta macchia di vegetazione.
A circa 300 metri da Cala Cappello, in direzione sud, si trova la Spiaggia del Passo degli Asinelli che prende il nome dallo strettissimo tratto di mare poco profondo che separa Razzoli dall'Isola di Santa Maria. L'arenile è costituito di sabbia bianca finissima circondato da formazioni granitiche che tendono al rosa. Tutta la zona si distingue per la trasparenza e il colore chiarissimo delle acque con sfumature che vanno dal verde chiaro all'azzurro intenso.
Il Passo degli Asinelli e Porto della Madonna
Il Passo degli Asinelli, largo meno di trenta metri e profondo appena un metro, veniva usato già in antichità dai pastori corsi per condurre il bestiame da Razzoli a Santa Maria durante la stagione invernale, ma deve il suo nome agli asini impiegati per portare i rifornimenti agli abitanti del faro, e che venivano fatti passare attraverso questo braccio di mare, durante la bassa marea, quando i forti venti rendevano impossibile la navigazione.
L'area del Passo degli asinelli è lo spartiacque tra l'ampio triangolo di mare compreso tra le coste settentrionali di Razzoli e Santa Maria, che rientra interamente nella Zona di riserva integrale, e lo straordinario braccio di mare noto come Porto della Madonna, famoso per le sue trasparenze, e i colori unici con tonalità che variano dal celeste chiaro all'azzurro fino al blu intenso dei punti più profondi.
È in questo punto che Razzoli guarda alla sabbia bianca e finissima della Spiaggia del Cavaliere dell'Isola di Budelli e ai suoi fondali bassi e chiarissimi conosciuti con il nome di Piscine naturali di Budelli.
La cornice ideale per una straordinaria giornata di mare, in una delle zone più belle di tutto il Mar Mediterraneo una delle zone più conosciute e ammirate dell'intero Arcipelago, una tappa obbligatoria per chi decide di imbarcarsi in un viaggio alla scoperta delle acque e delle spiagge incontaminate dell'Arcipelago di La Maddalena.
L'Isola di Razzoli è sotto la tutela del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena ed è per grana parte una Zona Tb, ossia Zona terrestre di riserva generale nella quale sono vietati la raccolta e il danneggiamento della flora endemica o rara e il prelievo di specie animali e formazioni minerali, non si possono accendere fuochi, né campeggiare.
Inoltre, l'area terrestre compresa tra il Passo degli Asinelli e l'ampio promontorio di Punta di Cala Lunga ricade nella Zona Ta, ossia Zona terrestre di riserva integrale, dove ai precedenti divieti si somma il divieto di accesso ai non residente del Comune di La Maddalena.
L'intera area compresa tra Punta Maestro, l'Isola Capicciolu e l'Isola La Presa chiusa a sud dal Passo degli Asinelli è una Zona MA, ossia una Zona marina di riserva integrale, nella quale sono vietati la navigazione, la sosta, l'ormeggio, la pesca e le immersioni con autorespiratore.
Per visitare il Faro di Razzoli, visibile solo dall'esterno, è possibile percorrere un sentiero che parte nei presi dell'approdo compreso tra Cala lunga e Cala dei Morti ed è lungo circa due chilometri.
A partire da € 50 a persona
A partire da € 500 per gommone Lomac 790 IN
A partire da € 200 per gommone BWA 480
Le isole opera da tempo come noleggio gommoni a Cannigione. IL nostro punto informazioni è situato presso il Camping village "Golfo di Arzachena".
L'imbarco si effettua dal pontile del Club Nautico Arzachena del porto turistico di Cannigione
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