La più grande delle tre isole sorelle che si affacciano sul Porto della Madonna.
Il primo fazzoletto di terra che si incontra all'ingresso orientale delle Bocche di Bonifacio è la piccola isola di La Presa, il punto più a nord e di tutta la Sardegna, in molti non la considerano un'isola ma l'estremità settentrionale della più grande Isola di Santa Maria dalla quale è divisa dallo strettissimo Passo dello Strangolato, un braccio di mare così breve da poter essere percorso a piedi, spesso all'asciutto, durante i mesi invernali.
L'Isola di Santa Maria è separata a ovest dalla vicina Isola di Razzoli dallo stretto Passo degli Asinelli e, a sud, dall'Isola di Budelli dal Porto della Madonna, l'incredibile tratto di mare le cui acque dalle mille sfumature di celeste, azzurro e blu, sono diventate il simbolo del paradiso tutelato dal Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena. Dagli Isolotti di Stramanari, a quelli di di Paduleddi, risalendo per Cala Santa Maria fino all'Isola Capicciolu, luoghi di infinita bellezza tra i più affascinanti di tutto il Mediterraneo.
Piccolo arenile incastonato tra le rocce, confina con il molo di Porto Madonna e con il pontile privato dell'unico albergo dell'Isola di Santa Maria.
Luogo adatto alla balneazione non sportiva, e ideale per lo snorkeling ma non per le immersioni.
Si trova tra il Passo degli Asinelli a ovest, e il Passo del Topo a est e si affaccia su una delle zone più caratteristiche e ammirate dell'Arcipelago ma di difficile navigazione a causa della presenza di numerose secche e scogli sommersi e affioranti.
Terza spiaggia per grandezza dell'Isola, si affaccia sul canale Cecca di Morto e guarda in direzione delle Piscine Naturali di Budelli e della Spiaggia del Cavaliere. Alle spalle della Cala si trova il Padule, un'area umida ricca di avifauna, segnalata come location ideale per gli appassionati di birdwatching. Caratterizzata da fondali vari di bassa e media profondità, ricchi di fauna marina e praterie di posidonia, la Cala è perfetta per la sosta di giornata ma la navigazione nelle sue acque è riservata ai manovratori molto esperti a causa della presenza di scogli e secche.
Spiaggia caratterizzata da sabbia fine e bianca, affacciata su un mare turchese, è una delle mete predilette dei tour che accompagnano i visitatori alla scoperta dell'Arcipelago.
Riparata dal vento, immersa in una macchia di vegetazione fitta e profumata, è il punto di approdo ideale per gli appassionati di immersioni e snorkeling.
Si trova in posizione ideale per raggiungere gli Isolotti Paduleddi, il Passo del Topo, la vicinissima spiaggia di punta Missoggio e la grande Cala Giorgio Marino.
È raggiungibile via terra attraverso il sentiero che porta a Cala Giorgio Marino ma si presta anche all'attracco di giornata.
Spiaggia più grande di tutto l'Arcipelago di La Maddalena, la sabbia chiara, l'acqua limpida e tendente all'azzurro e il facile approdo la rendono la meta ideale per chi vuole passare una giornata sull'isola. Molto frequentata anche dai residenti, è in grado di ospitare un discreto numero di imbarcazioni ed è il punto di partenza dei sentieri che conducono al Faro di Punta Filetto, al Santuario di Santa Maria e alle spiagge della costa nord-occidentale dell'isola che non sarebbero raggiungibili altrimenti perché comprese nella Zona Marina di Protezione integrale.
Alle sue spalle si trovano, oltre ad alcune abitazioni private, le rive dell'area umida del Padule, frequentate da una ricca fauna che comprende specie di uccelli stanziali e migratorie.
Perle nascoste della costa sud-orientale dell'isola si distinguono per la folta vegetazione, l'atmosfera isolata e selvaggia, il facile approdo e il fatto di essere meno frequentate rispetto alle spiagge vicine.
Affacciate su fondali bassi che diventano rapidamente molto profondi, sono luoghi d'elezione per la pratica delle immersioni e dello snorkeling.
Raggiungibili anche via terra deviando dal sentiero che da Cala Santa Maria porta al Faro di Punta Filetto.
Punto panoramico e ricco di storia che domina la scogliera che si affaccia su fondali molto profondi e poco adatti alla balneazione non sportiva.
Raggiungibile a piedi dal facile sentiero che si diparte dalla punta orientale di Cala Santa Maria.
Poste sui versanti opposti dell'Isola La Presa, le due cale di La Presa e Ghiarinaio sono due paradisi isolati per questo molto poco frequentati.
Le due spiagge sono difficili da raggiungere anche via mare, specialmente la Spiaggia di Cala Ghiarinaio vicinissima all'Isoletta di Capicciolu, in quanto si trova al limite della Zona marina di Salvaguardia integrale racchiusa tra Santa Maria a Razzoli.
I fondali su cui si affacciano sono profondi e ricchi di fauna e quindi particolarmente adatti alla pratica dell'immersione.
Spiaggia difficile da raggiungere, composta da due arenili divisi da uno sperone di roccia.
L'arenile di ciottoli grigi piccoli e medi comprende anche una sottile striscia di sabbia.
Fondali rocciosi perfetti per lo snorkeling e per le immersioni senza bombole (per le quali è necessaria autorizzazione) la rendono una meta ambita ma al tempo stesso molto poco frequentata.
Spiagge isolate ma facilmente raggiungibili grazie al facile sentiero che partendo dal sud dell'isola la attraversa passando anche in prossimità del Santuario di Santa Maria.
Separate da brevi speroni di roccia, le due spiagge si distinguono per l'arenile dorato (Cala Drappo) e la sabbia soffice e rosata (Cala Tamerici). La fitta vegetazione che le circonda e il bosco di tamerici che si trova a sud delle Cale le proteggono dai venti moderati di levante.
I fondali sui cui si aprono sono perfetti per lo snorkeling e per la balneazione non sportiva.
Facilmente raggiungibili anche dalla Spiaggia di Cala Ferrazzo.
Si trova nella Zona Marina di salvaguardia integrale per cui non è raggiungibile via mare.
Tra le zone più belle di tutto l'Arcipelago, Cala Ferrazzo è un'ampia cala divisa in due arenili distinti da un ampio sperone di roccia di particolare fascino.
L'arenile molto riparato che si trova nella parte nord della Cala è fatto di sabbia chiara, mentre l'arenile meridionale è famoso per il colore rosa della sua sabbia che si affaccia su bellissimi fondali ideali per l'esplorazione con maschera e boccaglio.
Interamente compresa nella zona MA, non è raggiungibile via mare, ma è facilmente raggiungibile via terra percorrendo un agile sentiero che parte alle spalle della spiaggia di Cala Santa Maria e, dopo circa un chilometro, sfocia nell'ampia baia in prossimità della spiaggia rosa.
Piccolo arenile incastonato tra le rocce, confina con il molo di Porto Madonna e con il pontile privato dell'unico albergo dell'Isola di Santa Maria.
Luogo adatto alla balneazione non sportiva, e ideale per lo snorkeling ma non per le immersioni.
Si trova tra il Passo degli Asinelli a ovest, e il Passo del Topo a est e si affaccia su una delle zone più caratteristiche e ammirate dell'Arcipelago ma di difficile navigazione a causa della presenza di numerose secche e scogli sommersi e affioranti.
Terza spiaggia per grandezza dell'Isola, si affaccia sul canale Cecca di Morto e guarda in direzione delle Piscine Naturali di Budelli e della Spiaggia del Cavaliere. Alle spalle della Cala si trova il Padule, un'area umida ricca di avifauna, segnalata come location ideale per gli appassionati di birdwatching. Caratterizzata da fondali vari di bassa e media profondità, ricchi di fauna marina e praterie di posidonia, la Cala è perfetta per la sosta di giornata ma la navigazione nelle sue acque è riservata ai manovratori molto esperti a causa della presenza di scogli e secche.
Spiaggia caratterizzata da sabbia fine e bianca, affacciata su un mare turchese, è una delle mete predilette dei tour che accompagnano i visitatori alla scoperta dell'Arcipelago.
Riparata dal vento, immersa in una macchia di vegetazione fitta e profumata, è il punto di approdo ideale per gli appassionati di immersioni e snorkeling.
Si trova in posizione ideale per raggiungere gli Isolotti Paduleddi, il Passo del Topo, la vicinissima spiaggia di punta Missoggio e la grande Cala Giorgio Marino.
È raggiungibile via terra attraverso il sentiero che porta a Cala Giorgio Marino ma si presta anche all'attracco di giornata.
Spiaggia più grande di tutto l'Arcipelago di La Maddalena, la sabbia chiara, l'acqua limpida e tendente all'azzurro e il facile approdo la rendono la meta ideale per chi vuole passare una giornata sull'isola. Molto frequentata anche dai residenti, è in grado di ospitare un discreto numero di imbarcazioni ed è il punto di partenza dei sentieri che conducono al Faro di Punta Filetto, al Santuario di Santa Maria e alle spiagge della costa nord-occidentale dell'isola che non sarebbero raggiungibili altrimenti perché comprese nella Zona Marina di Protezione integrale.
Alle sue spalle si trovano, oltre ad alcune abitazioni private, le rive dell'area umida del Padule, frequentate da una ricca fauna che comprende specie di uccelli stanziali e migratorie.
Perle nascoste della costa sud-orientale dell'isola si distinguono per la folta vegetazione, l'atmosfera isolata e selvaggia, il facile approdo e il fatto di essere meno frequentate rispetto alle spiagge vicine.
Affacciate su fondali bassi che diventano rapidamente molto profondi, sono luoghi d'elezione per la pratica delle immersioni e dello snorkeling.
Raggiungibili anche via terra deviando dal sentiero che da Cala Santa Maria porta al Faro di Punta Filetto.
Punto panoramico e ricco di storia che domina la scogliera che si affaccia su fondali molto profondi e poco adatti alla balneazione non sportiva.
Raggiungibile a piedi dal facile sentiero che si diparte dalla punta orientale di Cala Santa Maria.
Poste sui versanti opposti dell'Isola La Presa, le due cale di La Presa e Ghiarinaio sono due paradisi isolati per questo molto poco frequentati.
Le due spiagge sono difficili da raggiungere anche via mare, specialmente la Spiaggia di Cala Ghiarinaio vicinissima all'Isoletta di Capicciolu, in quanto si trova al limite della Zona marina di Salvaguardia integrale racchiusa tra Santa Maria a Razzoli.
I fondali su cui si affacciano sono profondi e ricchi di fauna e quindi particolarmente adatti alla pratica dell'immersione.
Spiaggia difficile da raggiungere, composta da due arenili divisi da uno sperone di roccia.
L'arenile di ciottoli grigi piccoli e medi comprende anche una sottile striscia di sabbia.
Fondali rocciosi perfetti per lo snorkeling e per le immersioni senza bombole (per le quali è necessaria autorizzazione) la rendono una meta ambita ma al tempo stesso molto poco frequentata.
Spiagge isolate ma facilmente raggiungibili grazie al facile sentiero che partendo dal sud dell'isola la attraversa passando anche in prossimità del Santuario di Santa Maria.
Separate da brevi speroni di roccia, le due spiagge si distinguono per l'arenile dorato (Cala Drappo) e la sabbia soffice e rosata (Cala Tamerici). La fitta vegetazione che le circonda e il bosco di tamerici che si trova a sud delle Cale le proteggono dai venti moderati di levante.
I fondali sui cui si aprono sono perfetti per lo snorkeling e per la balneazione non sportiva.
Facilmente raggiungibili anche dalla Spiaggia di Cala Ferrazzo.
Si trova nella Zona Marina di salvaguardia integrale per cui non è raggiungibile via mare.
Tra le zone più belle di tutto l'Arcipelago, Cala Ferrazzo è un'ampia cala divisa in due arenili distinti da un ampio sperone di roccia di particolare fascino.
L'arenile molto riparato che si trova nella parte nord della Cala è fatto di sabbia chiara, mentre l'arenile meridionale è famoso per il colore rosa della sua sabbia che si affaccia su bellissimi fondali ideali per l'esplorazione con maschera e boccaglio.
Interamente compresa nella zona MA, non è raggiungibile via mare, ma è facilmente raggiungibile via terra percorrendo un agile sentiero che parte alle spalle della spiaggia di Cala Santa Maria e, dopo circa un chilometro, sfocia nell'ampia baia in prossimità della spiaggia rosa.
Santa Maria è un'isola abitata da tempi antichi e, ancora oggi, insieme a La Maddalena e Caprera, è una delle tre sole isole dell'Arcipelago ad essere stabilmente abitate durante tutto l'anno, anche se da un unica famiglia. La storia remota dell'isola è legata alla presenza di una chiesa precedente al 1200 intitolata a Sancta Maria di Budello, dalla quale dipese il monastero di Benedettini rimasto attivo fino al XVI secolo, prima di essere parzialmente distrutto e usato come abitazione. Oggi ne rimangono soltanto le rovine raggiungibili percorrendo uno dei facili sentieri interni che attraversano l'isola pianeggiante. Santa Maria, infatti, a differenza delle isole sorelle, è praticamente senza rilievi e il suo punto più alto, Guardia del Turco, si trova ad appena 49 metri sul livello del mare.
L'isola, e lo stesso monastero, sono stati abitati anche dai Bertoleoni, la famiglia di origini genovesi che, provenendo dalla Corsica, si trasferì dapprima sull'Isola di Santa Maria e successivamente a Spargi, prima di prendere dimora ufficiale nell'Isola di Tavolara.
La presenza di una ventina di case abitate prevalentemente d'estate, di una piccola chiesa, di un albergo e del Faro, fanno di Santa Maria la più antropizzata tra le tre isole sorelle che costituiscono la parte settentrionale dell'Arcipelago maddalenino. Meno selvaggia rispetto a Budelli e alla vicinissima Razzoli, Santa Maria è famosa soprattutto per le sue due spiagge principali che sono tra le più apprezzate e frequentate della zona: Cala di Fosso e Cala Santa Maria, quest'ultima, con i suoi oltre 200 metri di arenile, è anche la più grande di tutto l'Arcipelago.
Chiusa da entrambi i lati da formazioni rocciose, la Spiaggia di Santa Maria si distingue per la sabbia bianca e finissima e per un fondale basso che digrada lentamente dando vita a un'ampia piscina naturale nota per la trasparenza dell'acqua e per gli intensi colori che dal celeste tendono al turchese dell'area in cui la profondità consente l'ancoraggio delle barche.
Alle spalle della spiaggia è presente anche un ampio stagno, il Palude, habitat d'elezione per una ricca avifauna che comprende diverse specie tra cui la beccaccia, il germano reale e l'airone cenerino.
Isola di Razzoli: 12 chilometri di scogliere e cale dominate da Monte Cappello e dal suo faro.
Annunciata a sud dagli Isolotti di Stramanari che sorvegliano l'ingresso del Porto della Madonna e custodiscono la rara Silene Velutata, un fiore ritenuto scomparso e ritrovato qui negli anni '80, e dagli Isolotti Paduleddi, dai quali la divide lo stretto Passo del Topo, Santa Maria, la più orientale delle tre isole sorelle dell'Arcipelago di La Maddalena si distende verso nord fino al punto più settentrionale della Sardegna dell'Isola La Presa.
Con i suoi 2 km2 di superficie, la più verdeggiante delle isole settentrionali dell'Arcipelago è anche la più estesa. 10 km di coste che si affacciano a sud-est e nord-ovest, diverse per composizione, asprezza e regime di salvaguardia. La costa nord-occidentale di Santa Maria, in parte granitica, ricade completamente all'interno della Zona Marina di riserva integrale (Zona MA) delimitata a nord da una linea che congiunge la piccola Isola Capicciolu con la Punta Maestro dell'Isola di Razzoli e a sud dal Passo degli Asinelli che divide le due isole con uno strettissimo passaggio profondo meno di un metro.
Su questo tratto di costa, che si affaccia su una delle zone più belle e protette del Mediterraneo, si trovano le bellissime spiagge di sabbia di Cala Ferrazzo, Cala Drappo, Cala Tamerici e Cala Muro. Sulla costa sud-orientale che fronteggia la piccola Isola di Corcelli, si aprono invece le Cale Colombaro, del Tufo, il Macchione de Bovi.
Protesa verso est, la Punta Filetto, ospita il Faro di Santa Maria, un tempo anche sede della scuola destinata alle famiglie dei fanalisti mentre, poco distante, in direzione sud, la Punta del Vecchio Marino, segna il confine dell'ampia Cala di Santa Maria.
Superato il Passo del Topo, si apre il breve tratto di costa meridionale dal profilo movimentato che racchiude il Porto della Madonna sul quale si affacciano un promontorio ricco di insenature e la bellissima Cala Giorgio Marino e le piccole e riparate spiaggette di Cala Aiacciolu rivolte verso la Spiaggia del Cavaliere e le Piscine Naturali dell'Isola di Budelli.
Isola di Santa Maria, la spiaggia rosa di Cala Ferrazzo e l'aspro tratto di costa tra Punta Filetto e Punta Vecchio Marino: una sintesi perfetta di Budelli e Razzoli.
Partendo dal Passo degli Asinelli, e procedendo in direzione Nord-est, lungo appena superato un piccolo promontorio roccioso riconoscibile per l'imponente scoglio che incombe sua una piccola spiaggia di impossibile approdo, si apre la costa nord-occidentale dell'isola, un per le immersioni senza bombole e lo snorkeling, un paradiso selvaggio nella più accessibile delle tre isole sorelle che offre una vista privilegiata sull'Isola di Razzoli e il suo Faro.
Cala Ferrazzo e la spiaggia rosa dell'Isola di Santa Maria
Budelli non è l'unica isola dell'Arcipelago a poter vantare tra le sue perle una spiaggia rosa. Appena oltre il promontorio che la ripara dai venti di ponente l'ampia Cala Ferrazzo si ammorbidisce in una curva perfetta e l'arenile di sabbia grossa che digrada in mare ha tonalità che vanno dal dorato al rosa. Il fondale alterna ampie zone sabbiose a basse aree rocciose perfette per lo snorkeling.
Risalendo la costa in direzione nord, oltre lo sperone roccioso che chiude la spiaggia rosa, una profonda insenatura tra le rocce nasconde un secondo arenile di sabbia chiara, riparato alle spalle da una folta vegetazione, che si affaccia su un basso fondale sabbioso e acque che vanno dal verde all'azzurro. Entrambe le spiagge sono raggiungibili via terra, percorrendo un facile sentiero che parte dalla spiaggia di Cala Santa Maria e in meno di un chilometro conduce al primo arenile dal quale, attraversando un breve tratto roccioso, si accede alla seconda spiaggia.
Il regime di tutela integrale dello specchio d'acqua compreso tra Santa Maria e Razzoli, vieta di raggiungere le spiagge di Cala Ferrazzo via mare, e questo le rende solitamente poco affollate anche durante l'alta stagione estiva.
Cala Drappo e Cala Tamerici
Sorvegliate da due speroni di rocce rosate poco a nord delle spiagge di Cala Ferrazzo, ai limiti di un piccolo bosco di tamerici si trovano le due piccole spiagge di Cala Drappo e Cala Tamerici. I colori della sabbia, che vanno dal rosa al dorato, colorano le acque di questo tratto di mare con tonalità che vanno dal verde al turchese fino al blu profondo delle zone in cui i bassi fondali sabbiosi si fanno rapidamente profondi e rocciosi.
Anche queste spiagge non possono essere raggiunte via mare perché rientrano nella Zona MA (Zona Marina di riserva integrale). Possono però essere raggiunte via terra, percorrendo un agile sentiero che attraversa l'isola partendo dalla spiaggia di Cala Santa Maria e passando per il Santuario di Santa Maria, immerso nella folta macchia della Zona terrestre di riserva generale, e sfociando nel bosco di tamerici alle spalle del più meridionale dei due arenili.
Cala Muro e l'istmo del Passo dello Strangolato
Nel punto in cui l'isola di Santa Maria si restringe, in prossimità del Passo dello Strangolato che la separa dall'Isola La Presa, si trova la splendida Cala Muro. Molto esposta ai venti di ponente, la spiaggia è divisa in due da uno sperone di roccia grigia e i piccoli arenili di sabbia chiara; i fondali su sui si affaccia sono bassi ma precipitano rapidamente diventando rocciosi e profondi.
A causa della sua posizione, nell'estremità settentrionale dell'isola, spesso battuta da forti venti, la spiaggia di Cala Muro non è facile da raggiungere sia perché ricade nella Zona marina di tutela integrale che vieta la navigazione nelle acque antistanti la cala, sia perché lontana dai sentieri segnati che si fermano all'altezza di Cala Tamerici a ovest e in prossimità del Faro sulla costa orientale.
Questo fa sì che sia una delle spiagge meno frequentate di Santa Maria insieme a quelle che si trovano sull'Isola La Presa.
L'Isola La Presa e le spiagge di Cala Ghiarinaio e Cala Presa.
Lontana dalle rotte dei traghetti di linea e dei tour organizzati, al limite estremo dell'Arcipelago della Maddalena, nel punto più a nord dell'isola di Santa Maria si distende l'ultimo fazzoletto di Sardegna, un'isola che sembra una nuvola battuta dal vento in un braccio di mare in cui a seconda dei giorni spira forte da levante o da ponente senza risparmiare la bassa vegetazione, né le coste frastagliate di La Presa, coronate a est dalla minuscola Isola di Capicciolu, poco più grande di uno scoglio.
Immersa in un mare dalle tonalità di verde e blu tra le più intense dell'intero arcipelago, La Presa, che rappresenta il punto più settentrionale della Sardegna, ha solo due spiagge: Cala Ghiarinaio a ovest e Cala Presa ad est. La prima è una piccola insenatura profonda, a forma di ferro di cavallo, con un piccolo arenile che digrada in acque di straordinaria bellezza e trasparenza e fondali ricchi di fauna e vegetazione che la rendono un posto ideale per la pratica dello snorkeling.
Sul lato opposto dell'isola, Cala Presa è una piccola spiaggia affacciata su fondali immediatamente profondi. E ricchi di sorprese, perfetti per l'esplorazione subacquea.
Entrambe le spiagge, essendo accessibili solo dal mare sono poco frequentati anche durante l'alta stagione estiva, e si distinguono per una particolare atmosfera di selvaggia quiete.
Il Faro di Punta Filetto e Cala di Tufo
Percorrendo la costa verso sud, lungo la frastagliata scogliera che si getta in un mare dai fondali profondi e misteriosi, si giunge all'ampio promontorio di Punta Filetto, estremità orientale di Santa Maria che sembra protendersi in direzione della vicina Isola di Corcelli. La scogliera è sovrastata dal grande Faro, oramai automatizzato, rappresenta un pezzo importante della storia dell'isola.
Raggiungibile per mezzo di un sentiero che si diparte dall'estremità settentrionale di Cala Santa Maria, la grande costruzione ha ospitato in passato anche una scuola per i figli dei fanalisti, ma oggi si presenta soltanto come un punto panoramico d'eccezione su un braccio di mare tra i più belli di tutto l'arcipelago.
Poco distante, in direzione sud, una delle meraviglie nascoste dell'Isola di Santa Maria, la piccola Cala di Tufo, riconoscibile dal piccolo molo in cemento che non ne mina la bellezza. Un minuscolo arenile di sabbia grossa e grigia che è un vero e proprio pezzo di paradiso appartato dal mondo, circondato da scogli e fondali rocciosi ricchissimi di fauna marina, protetto alle spalle da una foltissima vegetazione. L'insenatura, non lontana dal sentiero che conduce al Faro, rimane comunque più facile da raggiungere via mare perché non segnalata via terra.
Cala Macchione de Bovi, Punta Vecchio Marino e Cala Santa Maria
A sud di Punta Filetto, ritagliata nel profilo del promontorio di Punta Vecchio Marino c'è Cala Macchione de Bovi, una spiaggia riparata da due speroni di roccia, che si affaccia su fondali rocciosi che digradano rapidamente in un mare profondo dalle intense tonalità di azzurro.
Superata la punta del promontorio di Punta Vecchio Marino, si apre la grande baia di Cala Santa Maria, la spiaggia più conosciuta e frequentata dell'isola, un arenile di sabbia bianca e fine lungo oltre 200 metri, all'interno di un'insenatura vasta e profonda, in grado di accogliere numerose imbarcazioni e considerata, per questo, una valida alternativa al più celebrato Porto della Madonna.
Cala di Fosso, il Passo del Topo e gli Isolotti Paduleddi e Stramanari
Al limite meridionale di Santa Maria nel punto in cui il mare profondo della costa orientale incontra i bassi fondali del Passo di Cecca di Morto e del Passo del Topo che introducono al Porto della Madonna, si trovano le spiaggette di Cala di Fosso, meta prediletta degli appassionati di sabbia bianca, fondali bassi, snorkeling e panorami aperti. Riparata dai venti di ponente, la spiaggia è circondata dagli scogli e da una folta vegetazione che sembra isolarla dal resto dell'isola.
Sempre procedendo verso sud, Santa Maria sembra sbriciolarsi negli Isolotti Paduleddi e Stramanari circondati da fondali di difficilissima navigazione a causa delle secche, e poco adatti alla sosta dei bagnanti ma perfetti per l'esplorazione con maschera e boccaglio.
Appena superata la punta che fronteggia la piccola Isola Carpa si apre la meravigliosa e riparata Cala Marras, caratterizzata da un fondale chiarissimo, le sue dimensioni consentono la sosta di piccole imbarcazioni.
Cala Giorgio Marino, Cala Aiacciolu e il Porto della Madonna.
Proseguendo in direzione nord, oramai all'interno dello straordinario braccio di mare conosciuto con il nome di Porto della Madonna, si apre l'ampia Cala Giorgio Marino, che si spinge verso l'interno con fondali bassissimi e acque verdi e la vicina Cala Aiacciolu, incastonata tra le rocce in cui si aprono tre piccole insenature che confinano con il moletto di Porto Madonna.
I fondali di questa zona sono straordinari e si prestano come scenario ideale per qualsiasi tipo di attività legata al mare. Le acque di questo tratto di mare hanno tonalità di verde e azzurro che diventano sempre più intense man mano che ci si avvicina al centro del Porto della Madonna.
Dalle cale meridionali di Santa Maria, si può ammirare la costa nord-orientale dell'Isola di Budelli nel punto in cui la folta vegetazione lascia spazio alla rinomata Spiaggia del Cavaliere e il mare si fa così trasparente da meritare il nome di piscina naturale.
A partire da € 50 a persona
A partire da € 500 per gommone Lomac 790 IN
A partire da € 200 per gommone BWA 480
Le isole opera da tempo come noleggio gommoni a Cannigione. IL nostro punto informazioni è situato presso il Camping village "Golfo di Arzachena".
L'imbarco si effettua dal pontile del Club Nautico Arzachena del porto turistico di Cannigione
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