Santo Stefano, l'isola di Forte San Giorgio, della Torre Napoleonica, della Spiaggia del Pesce e dell'Isolotto “Della Paura”.
L'isola di Santo Stefano è la più piccola delle tre sorelle della parte sud-orientale dell'Arcipelago di La Maddalena, insieme a Caprera e La Maddalena riproduce in scala maggiore il più settentrionale terzetto Razzoli, Santa Maria e Budelli. L'isola è anche la più vicina alla costa e fronteggia il tratto delle coste sarde compreso tra Palau e Capo d'Orso.
Raggiungibile agilmente grazie ai numerosi collegamenti con i Porti della Maddalena e di Palau, Santo Stefano è l'isola che fino al 2008 ha ospitato la base navale statunitense e che ora, nonostante la perdurante presenza di alcuni avamposti della Marina Italiana, ha riscoperto la propria vocazione turistica, non più limitata al solo grande Resort che si affaccia sulla Spiaggia del Pesce, nella costa occidentale dell'Isola. Sono, infatti, numerose le cale che offrono tutto ciò che un visitatore dell'Arcipelago maddalenino immagina di trovare, spiagge da sogno, sabbie bianche, mare dai colori incredibili, e alcune di queste spiagge raggiungibili solo via mare, sono ancora relativamente poco conosciute e frequentate durante la stagione turistica.
Cala tra le più frequentate dell'Arcipelago, famosa per la sabbia bianca e dorata molto fine, il basso fondale sabbioso ideale per la balneazione, anche per i bambini, l'acqua chiarissima e la presenza di un grande Resort (Villaggio Turistico Valtur) costruito a ridosso dell'arenile.
Di fronte alla Spiaggia del Pesce si trova l'Isola Della Morte, o Isola Roma, suggestivo isolotto intitolato alla famosa corazzata Roma affondata dai tedeschi nel 1943, in ricordo della quale ospita un grande monumento visibile anche dalla spiaggia.
Se ne sconsiglia la visita durante i periodi di altissima stagione.
Isolotto che prende il nome dalla Corazzata Roma, affondata dai tedeschi nel 1943, e in memoria della quale ospita un grande monumento visibile anche dalla vicinissima Spiaggia del Pesce.
L'isola è coperta da una folta vegetazione e offre la possibilità di sostare nella bellissima spiaggia che si trova sulla sua breve costa orientale e che fronteggia il Villaggio Valtur.
Molto frequentata durante l'alta stagione, offre comunque la possibilità di godere dello specchio d'acqua chiarissima che condivide con l'affollata Spiaggia del Pesce, da una prospettiva inedita.
Sormontata dalla Torre quadra, chiamata anche Torre Napoleonica, la spiaggia è un piccolo arenile di sabbia chiara, facilmente raggiungibile via mare e meno accessibile via terra a causa della folta vegetazione.
Posta all'imboccatura orientale della profonda insenatura che conduce a Porto Vela Marina, offre un panorama privilegiato sulle coste rocciose di Palau e Capo d'Orso.
Meno frequentata di altre spiagge dell'Isola di Santo Stefano, è molto vicina alle altre cale della zona sud-occidentale dell'Isola.
Sarebbe più corretto parlare di Spiagge, dato che il promontorio roccioso di Punta Santo Stefano offre ai visitatori che giungono via mare la possibilità di attraccare in diverse insenature sabbiose che costellano l'estrema punta meridionale dell'Isola.
Fondali bassi sottocosta, acque tra il celeste e l'azzurro, sabbia fine e basse scogliere rendono le Spiagge di Punta Santo Stefano un luogo ideale per chi raggiunge l'Isola a bordo di un'imbarcazione da diporto.
Ultima insenatura del tratto di costa che da Punta Santo Stefano giunge alla pressoché inaccessibile costa orientale dell'Isola, Cala Levante si distingue per la sabbia tra il dorato e il rossiccio granitico, di grana media, una folta vegetazione che ne copre le spalle e l'impossibilità di accedervi via terra.
Questo garantisce che la spiaggia sia poco frequentata rispetto alle vicine spiagge della costa occidentale di Santo Stefano.
Affacciata su un fondale sabbioso e a tratti roccioso, e acque celesti e turchesi, Cala Levante garantisce un facile approdo in uno dei tratti più selvaggi di Santo Stefano, a brevissima distanza dalle coste settentrionali della Sardegna.
Profonda insenatura che offre un riparo sicuro anche in condizioni meteorologiche avverse, è per questo molto frequentata dalle imbarcazioni e custodisce il porto di Villamarina, attracco di riferimento per le imbarcazioni che svolgono servizio turistico nell'Arcipelago.
Cala tra le più frequentate dell'Arcipelago, famosa per la sabbia bianca e dorata molto fine, il basso fondale sabbioso ideale per la balneazione, anche per i bambini, l'acqua chiarissima e la presenza di un grande Resort (Villaggio Turistico Valtur) costruito a ridosso dell'arenile.
Di fronte alla Spiaggia del Pesce si trova l'Isola Della Morte, o Isola Roma, suggestivo isolotto intitolato alla famosa corazzata Roma affondata dai tedeschi nel 1943, in ricordo della quale ospita un grande monumento visibile anche dalla spiaggia.
Se ne sconsiglia la visita durante i periodi di altissima stagione.
Isolotto che prende il nome dalla Corazzata Roma, affondata dai tedeschi nel 1943, e in memoria della quale ospita un grande monumento visibile anche dalla vicinissima Spiaggia del Pesce.
L'isola è coperta da una folta vegetazione e offre la possibilità di sostare nella bellissima spiaggia che si trova sulla sua breve costa orientale e che fronteggia il Villaggio Valtur.
Molto frequentata durante l'alta stagione, offre comunque la possibilità di godere dello specchio d'acqua chiarissima che condivide con l'affollata Spiaggia del Pesce, da una prospettiva inedita.
Sormontata dalla Torre quadra, chiamata anche Torre Napoleonica, la spiaggia è un piccolo arenile di sabbia chiara, facilmente raggiungibile via mare e meno accessibile via terra a causa della folta vegetazione.
Posta all'imboccatura orientale della profonda insenatura che conduce a Porto Vela Marina, offre un panorama privilegiato sulle coste rocciose di Palau e Capo d'Orso.
Meno frequentata di altre spiagge dell'Isola di Santo Stefano, è molto vicina alle altre cale della zona sud-occidentale dell'Isola.
Sarebbe più corretto parlare di Spiagge, dato che il promontorio roccioso di Punta Santo Stefano offre ai visitatori che giungono via mare la possibilità di attraccare in diverse insenature sabbiose che costellano l'estrema punta meridionale dell'Isola.
Fondali bassi sottocosta, acque tra il celeste e l'azzurro, sabbia fine e basse scogliere rendono le Spiagge di Punta Santo Stefano un luogo ideale per chi raggiunge l'Isola a bordo di un'imbarcazione da diporto.
Ultima insenatura del tratto di costa che da Punta Santo Stefano giunge alla pressoché inaccessibile costa orientale dell'Isola, Cala Levante si distingue per la sabbia tra il dorato e il rossiccio granitico, di grana media, una folta vegetazione che ne copre le spalle e l'impossibilità di accedervi via terra.
Questo garantisce che la spiaggia sia poco frequentata rispetto alle vicine spiagge della costa occidentale di Santo Stefano.
Affacciata su un fondale sabbioso e a tratti roccioso, e acque celesti e turchesi, Cala Levante garantisce un facile approdo in uno dei tratti più selvaggi di Santo Stefano, a brevissima distanza dalle coste settentrionali della Sardegna.
Profonda insenatura che offre un riparo sicuro anche in condizioni meteorologiche avverse, è per questo molto frequentata dalle imbarcazioni e custodisce il porto di Villamarina, attracco di riferimento per le imbarcazioni che svolgono servizio turistico nell'Arcipelago.
Cala Levante, Spiaggia di Forte La Torre e le Spiagge di Punta Santo Stefano, ne sono sicuramente un esempio, tutte distribuite sulla costa meridionale dell'Isola, ai lati della profonda insenatura di Cala di Villamarina, conosciuta anche con il nome di Vela Marina. Queste spiagge sono dei piccoli arenili di sabbia tra il rosso e il dorato che si aprono in un frastagliato fronte di scogliera, con dimensioni che permettono la sosta di pochi visitatori alla volta, e rappresentano una validissima alternativa alle spiagge più conosciute dell'Arcipelago alle quali non hanno niente da invidiare.
L'isola offre, inoltre, diversi motivi per una visita anche agli appassionati di storia e cultura, con la presenza di alcune strutture militari che risalgono all'epoca napoleonica o precedenti, come la Torre Quadra, e il Forte San Giorgio, dal quale è possibile godere di un panorama privilegiato sul versante occidentale dell'isola e dell'intero Arcipelago.
Isola di Santo Stefano, l'isola degli Arsenali, tra piccole cale rocciose e minuscole lingue di sabbia, monumenti incompiuti e il Monte Zucchero.
La storia dell'Isola di Santo Stefano è legata a doppio filo a quella della marina militare, prima ancora dell'avvento del Regno D'Italia, la sua posizione strategica la rese un punto di riferimento e una piazzaforte dalla quale era possibile controllare la costa nord-orientale della Sardegna, lo stretto passaggio delle Bocche di Bonifacio e le altre Isole dell'Arcipelago della Maddalena. È da Santo Stefano, infatti, che nel 1793 venne sferrato l'attacco alla stessa Maddalena, pare a opera dell'allora tenente colonnello Napoleone Bonaparte, prima che l'intervento del Luogotenente di Vascello Domenico Millelire, della Regia Marina Sarda sventasse il tentativo di conquista da parte dei francesi. In tempi relativamente più recenti, ossia a partire dal 1972 e fino al 2008, l'Isola è stata concessa dal governo italiano alla marina militare statunitense come base d'appoggio per i sommergibili nucleari, e questo ne ha limitato lo sviluppo turistico.
Ancora oggi, l'isola offre ai visitatori soltanto due fronti costieri, quello meridionale, nel quale si apre uno dei porti più riparati di tutto l'Arcipelago, Cala Villamarina, o Vela Marina, luogo di approdo privilegiato durante la stagione turistica, e quello meridionale conosciuto per la presenza della grande spiaggia bianca che fronteggia l'Isolotto Roma e per le numerose calette rocciose, alternate a minuscole spiaggette di sabbia chiara, che costellano tutta la costa nord-occidentale di Santo Stefano. La maggior parte di queste minuscole insenature non ha un vero e proprio nome, ma sono facilmente raggiungibili percorrendo una breve strada litoranea che segue quasi tutto il profilo costiero dell'isola, con esclusione della porzione meridionale che si protende fino a Punta Santo Stefano.
Altri due punti di interesse che vale la pena tenere in considerazione una volta sbarcati sull'Isola, sono: la cava di Granito nei pressi del Porto di Cala Villamarina, dove è possibile vedere una monumentale statua incompiuta di Costanzo Ciano, commissionata dallo stesso Mussolini per il mausoleo di Ciano a Livorno, e rimasta invece sull'isola, e il punto più alto dell'Isola di Santo Stefano, Monte Zucchero che svetta con il suo frastagliato profilo di granito bianco e rosa a quota 101m., offrendo un punto panoramico d'eccezione a poca distanza dalla strada che sormonta gli edifici della base militare che occupa la costa orientale di Santo Stefano.
L'isola di Santo Stefano fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena e ricade per gran parte in Zona Tb (Zona terrestre di riserva generale) mentre l'area della Spiaggia del Pesce e la zona compresa tra il Porto di Villamarina e le pendici occidentali di Monte Zucchero, ricadono in Zona Tc (Zona terrestre di riserva parziale).
Le acque intorno a Santo Stefano sono comprese, come tutte quelle che circondano le isole dell'Arcipelago maddalenino nella Zona Mb (Zona Marina di riserva generale).
Non si segnalano particolari pericoli per la navigazione, ma come è buona norma per tutta l'area del Parco si consiglia di affidarsi per la navigazione a manovratori e conoscitori delle tante insidie che caratterizzano le acque dell'Arcipelago.
A partire da € 50 a persona
A partire da € 500 per gommone Lomac 790 IN
A partire da € 200 per gommone BWA 480
Le isole opera da tempo come noleggio gommoni a Cannigione. IL nostro punto informazioni è situato presso il Camping village "Golfo di Arzachena".
L'imbarco si effettua dal pontile del Club Nautico Arzachena del porto turistico di Cannigione
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